Ti è mai capitato di non sentirti bene con te stesso? Insomma, ti è mai capitato di sentirti out?

Il 17 maggio si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, ma perché tale data è stata scelta per celebrare tale giornata? Perché proprio il 17 maggio ricorre la decisione dell’Organizzazione mondiale della sanità di rimuovere l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali.

Ma proprio per comprendere al meglio il significato di tale Gionata è importante riflettere a pieno sul termine omofobia che starebbe a significare paura irrazionale, l’intolleranza e odio nei confronti delle persone omosessuali da parte della società eterosessista. In una società moderna tali verità risalenti all’odio, intolleranza e irrazionalità ci potrebbero sembrare desuete, un vecchio ricordo, ma questa non è purtroppo la verità dei fatti, come ci suggeriscono ogni giorno le notizie di cronaca. 

Ma a quale sentimento la società dovrebbe far riferimento per superare tale clima di intolleranza? Sicuramente potremmo far ricorso all’empatia. Vi siete mai chiesti com’è difficile per una persona affrontare la ricerca della propria sessualità e in particolar modo il difficile momento del coming out?

Il termine inglese coming out significa “uscire fuori” cioè dichiararsi o rendersi visibile. Si dice quindi che una persona gay, lesbica o trans* fa coming out quando decide di dichiarare il proprio orientamento sessuale e/o la propria identità di genere. Questo è un momento di assoluta condivisione, sincerità ed onestà ove sentirsi accolti può solo essere rappresentato dal ringraziare l’altro per averci reso custodi della propria fiducia ricambiando con un futuro e assoluto supporto. 

Il coming out è un processo arduo e complesso che ricade su altre persone, è la condivisione di una parte molto personale con le persone che si amano. Ciò lo rende un momento di possibile avvicinamento e di maggior legame, ma comporta anche il rischio di rifiuto e sofferenza. Un buon modo per affrontare il tema potrebbe esserlo farlo in un buon momento quando più ci si sente pronti a farlo, ci vorrà tempo e pazienza e ci saranno molte cose da spiegare alle persone con cui ci si rivelerà.

Non avere paura di fare coming out, la verità è illuminante e quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta. Il coming out è un processo normale, che ricopre un ruolo fondamentale per accettare chi sei e per farti sentire bene con te stesso.

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