Cosa possiamo fare per rimediare ai danni che abbiamo causato?

Oggi, 22 Aprile 2024 ricade la Giornata Mondiale della Terra. Da quando si celebra questa ricorrenza? E soprattutto, perché? La ricorrenza nasce nel 1970 dall’iniziativa di un senatore statunitense Gaylord Nelson, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’ecosostenibilità e della protezione ambientale. Il tutto a seguito del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oil al largo di Santa Barbara, in California. È da allora, da quel triste episodio, che prese il via l’Earth Day. 

Da allora, ogni anno, svariati sono stati i temi che si sono susseguiti. Nel 2024, anno del  cinquantenario dalla costituzione della Giornata della Terra, si pone l’attenzione al cambiamento climatico – in linea con l’orientamento del Parlamento europeo e della presentazione del Green Deal europeo, il “piano di investimenti per un’Europa sostenibile” che presuppone uno sforzo unitario di tutti i paesi dell’Unione Europea per sostenere e finanziare un cambio di paradigma dello sviluppo e della società europea nel suo complesso.

L’obiettivo della giornata è quello di ricordarci ogni singolo giorno l’importanza della salvaguardia del nostro pianeta e della difesa dell’ambiente, focalizzandoci con una maggiore accortezza e sensibilità ai temi dell’inquinamento di aria, acqua e suolo, della tutela della biodiversità e delle risorse naturali, avendo presene che i tempi ci costringono alla consapevolezza di come, a causa dello sfruttamento delle risorse naturali del pianeta in cui viviamo, mettiamo in pericolo sia noi stessi che la natura. 

La Croce Rossa Italiana è impegnata a ridurre l’impatto ambientale delle proprie sedi e operazioni e si adopera, senza riserve, per mitigare i cambiamenti climatici e l’impatto negativo che questo fenomeno ha sulla vita delle persone in Italia e nel mondo.

“Il nostro pianeta non è una risorsa da sfruttare, ma un’opportunità da preservare per le generazioni future”.



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