Più uniti e più forti contro il bullismo e cyberbullismo: non essere uno spettatore!

 Quella del 7 febbraio (Giornata Internazionale contro bullismo e cyberbullismo) è una giornata importante che ci aiuta a ricordare cos’è il bullismo, le sue conseguenze e perché il cyberbullismo è un fenomeno estremamente pericoloso.

Il bullismo è un comportamento prevaricatore di tipo fisico, psicologico e sociale, caratterizzato da molestia e aggressività anche di tipo minaccioso, diretto verso una o più persone da parte di uno o più individui, in particolare tra coetanei adolescenti o giovanissimi adulti. La vittima prescelta, perché debole o isolata, e spettatori silenti che non prendono una posizione per paura di essere vittime a loro volta: questi sono i soggetti protagonisti di un problema sociale ormai radicato nella nostra società. Si pensi che circa il 63% della popolazione dichiara di aver subito atti di bullismo all’interno di luoghi scolastici, la maggior parte relativi al proprio aspetto fisico.

Una delle forme di bullismo oggi presenti a causa dell’uso sempre più presente di social network è quella del cyberbullismo. Questo termine fa riferimento all’insieme di comportamenti che vengono attuati online nei confronti di una persona. Anche qui c’è una vittima a cui recapitare insulti, messaggi volgari o altro con il fine di farlo stare male. La pericolosità del cyberbullismo sta nella rapida diffusione dei contenuti sul web, i quali sono difficilmente eliminabili e letti, condivisi e salvati da migliaia di utenti presenti in tutto il mondo.

Molte vittime dichiarano: “Ho perso autostima e fiducia negli altri”, “Mi sono isolato”, “Mi ha causato disturbi alimentari e depressione”, “Ho avuto ansia e attacchi di panico” e “Avevo paura di andare a scuola”.

Croce Rossa Italiana, e in particolare modo i Giovani di Croce Rossa, si battono da sempre sull’argomento, sensibilizzando la popolazione scolastica attraverso il progetto Nelson, mirato alla lotta contro il bullismo, affinché ogni ragazzo possa vivere una vita serena e in armonia con i propri coetanei.

Qualche consiglio se sei ad oggi vittima di bullismo: se il bullo ti provoca, allontanati; se subisci percosse o atti violenti, denuncia l’accaduto ad un adulto; mostrarti arrabbiato, spaventato e piangere non risolverà la tua situazione, non isolarti.

Se sei a conoscenza di coetanei che sono vittime di bullismo: non essere indifferente, parlane con un adulto. Questo non significa essere una spia, un domani la vittima potresti essere tu.

Sei un bullo? Non è mai troppo tardi per cambiare il tuo comportamento, chiedi aiuto e supporto prima che le conseguenze dei tuoi atti ricadano in azioni perseguibili dalla legge.

Nessuno merita di subire prepotenza!

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